La responsabilità del dentista

dentist

La responsabilità dei medici dentisti alla luce delle nuove regole introdotte nel nostro ordinamento. Cosa fare in caso del mancato raggiungimento del risultato richiesto?

Nell’ambito dell’odontoiatria assume particolare rilievo l’attività di diagnosi della situazione del paziente in modo da scegliere la terapia idonea.

In gioco , però , vi è anche la peculiarità del risultato estetico sul paziente che fa discostare questa specializzazione dagli obiettivi della terapia medica e chirurgica delle malattie.

Pertanto , nel ramo odontoiatrico , sono necessarie alcune specifiche regole che tengano conto di questa realtà.

Infatti , le obbligazioni assunte dall’odontoiatra diventano “obbligazioni di risultato”, laddove il professionista si sia impegnato, nei confronti del paziente, al raggiungimento di un pattuito risultato estetico.

Ciò è importante poiché , in tal caso, diversa è la prova liberatoria per il professionista: se viene accertata la difformità tra il risultato promesso e la prestazione ottenuta, si avrà responsabilità del dentista, con l’eccezione se quest’ultimo provi che la prestazione sia divenuta impossibile per motivi a lui non imputabili.

C’è da dire che , tuttavia, stiamo assistendo ad un progressivo annullamento dei confini tra l’obbligazione di mezzo e l’obbligazione di risultato lasciando così i medici nell’incertezza del diritto, in quanto alcune sentenze di legittimità affermano l’esistenza della distinzione mentre altre la ritengono superata.

Rimane comunque indispensabile , da valutare per ogni singolo caso, l’esistenza o meno del nesso causale materiale tra i trattamenti medico-chirugici messi in opera e la diligenza della condotta del medico.

Bisogna aggiungere che il codice civile all’art. 1227 garantisce delle attenuazioni di responsabilità a favore del medico nel caso in cui il paziente ha concorso a cagionare il danno , ad esempio , ponendo in essere atteggiamenti ostruzionistici che ne hanno ostacolato il lavoro.

Inoltre, l’art 1176 cod. civ. stabilisce che l’eventuale richiesta di risarcimento non è ammissibile se il paziente avrebbe potuto evitare i danni da lui subiti usando l’ordinaria diligenza.

A ciò si aggiunga che, in materia odontoiatrica, è necessario da parte del professionista fornire ai pazienti un consenso informato particolarmente preciso e dettagliato che, non solo rappresenta un dovere professionale ma a dare delle realistiche previsioni di risultato al paziente.

In particolare, il consenso non può essere generico ma deve riguardare le singole fasi dell’intervento ed , in particolare, le inevitabili difficoltà , gli effetti conseguibili e gli eventuali rischi prevedibili in modo da porre il paziente nelle condizioni di decidere sull’opportunità di procedere o no , attraverso la valutazione dei vantaggi e dei rischi (si cfr. per maggiore chiarezza Cass. 364/1997 , e Cass. 22327 /2007).

In questa materia, una delle maggiori fonti di contenzioso è rappresentata dalla c.d. impiantologia, ovvero l’inserimento nell’osso di impianti fissi su cui si avvitano le corone.

Molto spesso, a causa della difficoltà dell’operazione, vi sono stati numerosi casi di rimozione dell’impianto lasciando situazioni anatomiche tali per il paziente da rendere difficile l’uso di una comune protesi mobile.

Sotto questo aspetto , vi sono diverse sentenze della Cassazione che hanno visto accogliere la tesi dell’obbligazione di risultato connaturato all’attività odontoiatrica, benché il processo di cura e trattamento protestico sia certamente gravato da variabili biologiche che rendono impossibile prevedere in modo certo l’esito.

Ebbene, la complessità del procedimento fa sì che bisogna valutare caso per caso se la responsabilità sia solidale tra l’odontoiatra e l’odontotecnico oppure esclusiva, dell’una o dell’altra figura professionale.

In particolare, la giurisprudenza ha ribadito che ricadono sul dentista gli errori relativi alla progettazione , preparazione e controllo della protesi mentre sull’ odontotecnico gli errori sull’esecuzione errata delle fasi di fusione, saldatura e preparazione delle parti estetiche che non siano verificabili dal dentista in sede di controllo.

Quali danni si possono richiedere al dentista per la responsabilità professionale?

Una voce di danno patrimoniale che sarà risarcibile è rappresentata dalla spesa aggiuntiva che ha comportato per il paziente che  si è dovuto rivolgere ad un altro odontoiatra 

Un’altra voce di risarcimento riguarda la restituzione al paziente del corrispettivo versato al dentista

Inoltre si potrà richiedere il risarcimento del danno estetico e del danno alla vita di relazione “consistente nell’incidenza sulla vita del paziente alla sottoposizione agli interventi e alle terapie già eseguite e da eseguirsi nuovamente per porre rimedio agli inconvenienti

 

Sino al risarcimento per la situazione soggettiva di frustrazione ed abbattimento morale del soggetto in conseguenza dei reiterati interventi 

 

Oltre che un danno funzionale, causato dall’irreversibile diminuzione dell’efficienza dell’organo della masticazione (denti, parodonto, ossa mascellari, articolazioni temporo-mandibolari).

 

Il Nostro Studio consiglia , prima di intraprendere qualsiasi richiesta di risarcimento , di avvalersi di tecnici di parte che valutino l’esistenza e l’entità economica del danno anche in considerazione del fatto che, il proprio consulente, valorizza al meglio la posizione del danneggiato e può influenzare la valutazione del Giudice.

6 risposte a "La responsabilità del dentista"

  1. Ivona ha detto:

    Buongiorno,
    Ho fatto un innesto osseo arcata suo. e dopo 6 mesi il dentista ha fatto gli impianti.in seguito un infezione e a distanza di 1 mese ha dovuto togliere tutto.Dopo altri 6 mesi un altro innesto e poi a 6 mesi gli impianti.
    In seguito infezione con fistola oro antrale.Nel frattempo su arcata inf.ha posizionato 2 impianti che uscivano dal osso e sono andata avanti per quasi 2 anni con antibiotici quasi mensilmente o al massimo a volte ogni 2 mesi.
    Il dentista mi ha liquidato con l’importo pagato dicendomi che devo prendere vari integratori e mi ha consegnato un nr.di un collega che mi potrebbe aiutare e un accordo aimè che non chiederò altro.
    Ero così debole e rabbiosa che non volevo vederli piu ho firmato.
    Avevo chiamato prima l’avvocato che purtroppo non ha risposto essendo in vacanza.
    Ho fato visita dal otorino e in seguito la fess.
    Mi sono affidata ad un maxilo facciale che dopo avermi fatto il rialzo del seno mascellare e vista la tac a 6 mesi di distanza non è stato più possibile contattarlo ne si è fatto sentire.
    Sono andata ad un altro maxilo sperando che sono da fare gli impianti e visto che erano colleghi ha detto che è andata bene.
    Mi ha messo gli impianti e adesso sono con sinusite mascellare da più di un mese e si rifiuta di togliere gli impianti nonostante uno e stato espulso per il pus che c’era soto.
    Sono disperata,cosa potrei fare?
    Mi ha fatto pagare una grande parte di soldi in anticipo.
    Avrei grande bisogno di aiuto.
    Grazie

    "Mi piace"

      1. ileanaivona ha detto:

        Grazie di avermi risposto!
        Continuo la mia storia dicendole che dopo un periodo lungo di sofferenza,
        Chiedendo indietro le spese il dentista che è responsabile dello studio convenzionato con Asl,mi ha chiesto di firmare un accordo che vorrei sottoporre alla sua attenzione.
        Ha concluso dicendo che ho deficit immunitario di usare vari integratori e mi ha dato un bigliettino col nr.di Tel del omeopata a qui dovrei rivolgermi.
        Molto convincente a dare la colpa sulla mia salute ed ero insieme ad una conoscenza che potrebbe confermare ciò che esposto.
        In seguito mi rivolgo ad un medico legale che conferma colpa medico ma dice che è un grosso impedimento l’accordo fatto.
        Tutt’ ora per l’errore fatto sono senza impianti e senza la possibilità di riaverli visto il danno biologico causatomi.
        Nel caso consideri che mi può aiutare anche x una visione preliminaria saprei disposta ad inviarle l’accordo o dei documenti.
        Per ora la ringrazio dell’attenzione

        "Mi piace"

  2. Vincenzo ha detto:

    Buon giorno, vi scrivo per avere un Vs.parere. Ho 70 anni, nel mese di giugno del 2019 mi sono recato presso uno studio odontoiatrico di Trapani dove io risiedo per dei problemi, alla visita mi sono state prospettate due alternative, una di mettere una protesi mobile e la seconda di fare degli impianti per poi mettere dei denti fissi. Alla mia domanda se avevo osso per gli impianti, mi è stato proposto di fare la tac, il risultato è stato che si potevano fare 5 impianti sopra e 5 impianti sotto. Quindi si presume che avevo abbastanza osso per ricevere gli impianti. Do il mio parere favorevole a questa procedura. La dottoressa mi fa presente che naturalmente ci vorranno almeno sei mesi per finire il lavoro, ma in tutto questo tempo non ci sarebbero stati problemi in quanto da subito mi avrebbe messo delle protesi mobili che mi avrebbero permesso di mangiare e di vivere una vita quasi normale. Il mese di luglio del 2019 si inizia, nella prima seduta si procede all’estrazione dei denti rimasti all’arcata superiore e all’inserimento di 5 impianti. Dopo due giorni mi inserisce una protesi mobile con la quale non ho potuto mai mangiare. Dopo una settimana si procede con l’arcata inferiore estrazione dei denti e l’inserimento di 5 impianti. Passa all’incirca una settimana e mi inserisce una protesi mobile nell’arcata inferiore. Con le protesi non riesco a mangiare, i vengono sistemate ma non riesco a mangiare lo stesso, nel mentre incominciano a staccarsi gli impianti che mi vengono rimessi ma che la sera stesso mi cadono. in poche parole di dieci impianti me ne sono rimasti 4 sopra e due sotto con un moncone di un mio dente. E’ passato un anno, ed io mi sono dovuto accontentare di mangiare soltanto cibi molli e una vita sociale completamente nulla, procurandomi diversi danni sia fisici che psicologici. Questo mese mi dovrebbe mettere i definitivi con quello che è rimasto, ma io non credo che ci possa essere un buon risultato. Vi chiedo, visto che c’è stata una cattiva valutazione da parte del dentista e visto lo stato di disagio che mia ha procurato, posso chiedere il risarcimento del danno. Vi ringrazio anticipatamente, e Vi porgo i più cordiali saluti.

    "Mi piace"

Lascia un commento