Un incaricato di una società suona alla porta di casa e mi chiede di mostrare la bolletta della luce e del gas, dicendomi  che può abbattere i costi di fornitura facendomi firmare una carta con i miei dati anagrafici. Ripeto che non ho intenzione di stipulare un contratto con loro, ma dopo pochi giorni ricevo una lettera dove si dice che il contratto è iniziato e che a breve partirà la fornitura. Cosa posso fare per annullare un contratto che non ho mai accettato?

Un contratto in cui la firma del cliente sia stata messa per errore, ai sensi dell’art. 1427 c.c., si deve considerare annullabile per l’illegittimità della condotta di controparte. Diverse sono le scorrettezze che possono ipotizzarsi, che vanno dal comportamento doloso a fatti solo colposi. La correttezza riguarda anche il dovere di diligenza nei  confronti della controparte che abbia fatto affidamento sulle dichiarazioni ricevute ed, in genere, sul comportamento dell’altro contraente.

Se addirittura la firma non viene neanche apposta dal cliente, ci potrebbero essere gli estremi per presentare all’Autorità Giudiziaria una denuncia-querela.

E’ bene ricordarsi sempre che, anche se vi assicurano che non state assumendo nessun impegno, in genere è vero proprio il contrario, quindi sarebbe bene non firmare mai nulla, soprattutto senza leggere con attenzione tutti i fogli!

Ciò posto, nel caso in esame viene in aiuto l’art. 64 del Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 (“Esercizio del diritto di recesso”) il quale stabilisce che per i contratti e per le proposte contrattuali a distanza ovvero negoziati fuori dai locali commerciali, il consumatore ha diritto di recedere senza pagare alcuna penale e senza  specificarne il motivo, entro il termine di dieci giorni lavorativi dalla conclusione mediante raccomandata con avviso di ricevimento indirizzata alla sede del professionista adattando alla situazione specifica la lettera che proponiamo di seguito:

Mittente:
Nome e indirizzo (del soggetto che ha firmato il contratto)
Destinatario:
Spett.le Società Nome ed indirizzo
raccomandata A/R
Luogo e data

Oggetto: Invalidità del contratto N….. sottoscritto in data ….. per vizio del consenso e recesso ai sensi dell’art. 64 D.Lgs. 206/05.

Con riferimento al contratto in oggetto , Vi comunico che deve considerarsi invalido, ai sensi dell’art. 1427 e segg. Codice Civile, in quanto la mia sottoscrizione è stata apposta per errore e carpita in mala fede.
Infatti, giorno …. i Vostri incaricati, si sono presentati alla mia abitazione (o indicare eventualmente il luogo, ad  es. in strada) rivolgendomi una serie di domande sulla precedente fornitura e convincendomi ad apporre la mia firma su un modulo con l’assicurazione che, mediante tale sottoscrizione, non avrei assunto alcun impegno nei Vostri confronti ….. (precisare eventualmente le frasi pronunciate dagli incaricati e i  mezzi attraverso i quali vi hanno convinto ad apporre la firma).
Ciò premesso, Vi comunico di voler recedere dal contratto in oggetto ai sensi dell’art. 64 D.Lgs. 206/05 e, nel contempo, Vi diffido dall’avanzare nei miei confronti richieste di pagamento.
Vi avverto che, in caso contrario, mi vedrò costretto a tutelare i miei diritti nelle sedi più opportune.
Distinti saluti
Firma

Conservate una copia della lettera e dell’avviso di ricevimento poichè è una prova documentale per eventuali contestazioni, ed attendete 30 giorni per la restituzione delle somme eventualmente incassate dal gestore . Ricordarsi inoltre che si devono restituire gli eventuali beni ricevuti di proprietà del gestore (modem in noleggio, telefono, decoder) secondo le modalità previste dal contratto.